Skip to main content

Ragazza con DCA

Caso di ragazza con DCA (Disturbi del comportamento alimentare).

è stata particolarmente dura (anche se non è ancora finita), ma dopo diversi mesi sono riuscito, grazie anche all’intervento di uno psicologo specializzato nel trattamento dei DCA, ad avere un sblocco importante della situazione. Infatti, come si può notare dall’esame impedenziometrico, il paziente in questione partiva da uno stato di disidratazione grave (in alto nel grafico) e con una massa muscolare non elevatissima. Dopo 9 mesi, il cambiamento nella composizione corporea è evidente:
più massa muscolare e corpo decisamente più idratato (per questo il peso risulta incrementato).
In questi casi infatti, l’alimentazione e l’attività fisica riguardano solo una parte del percorso terapeutico; un’altra fetta importante, a mio parere, deve essere occupata dallo psicologo specializzato.

mascia-biavectormascia-stime

 

 

Dott. Fabio Pezzoni

 

Triathlon pt.13: Caffeina

caffeina-kVgG-U10202050798871VrE-426x240@LaStampa.itHo voluto dedicare un articolo a parte a questa molecola in quanto ci sono tantissime cose da dire, ma per non dilungarmi troppo, vediamo di rimanere in ambiente triathlon (o comunque endurance).
La caffeina è un alcaloide naturale derivato della xantina e la si può trovare nel caffè, cacao, tè ed in molti energy drink. Le sue proprietà sono ormai note a tutti (o quasi) e numerosi studi ne hanno confermato gli effetti benefici, che per coloro che praticano sport di endurance sono:

  • incremento dell’attenzione
  • ritardo del senso di fatica (agendo come antagonista competitivo sui recettori dell’adenosina, la “molecola della stanchezza”)
  • incremento della lipolisi risparmiando il glicogeno muscolare (fondamentale durante le gare!)
  • incremento della gittata cardiaca, il flusso coronarico e la PA sistolica

Altri studi hanno evidenziato proprietà interessanti di questa molecola, come:

  • incremento dell glicogeno muscolare funzionando come agente di ripartizione dei carboidrati
  • incremento della performance delle fibre muscolari rosse rispetto a quelle bianche

Non parlerò di dosaggi perchè sono molto variabili a seconda della tollerabilità dei singoli atleti; i “caffeinomeni” però, ossia coloro che assumono più di 3 caffè al giorno, non avranno nessun tipo di beneficio dall’assunzione di caffeina a meno che non eseguano un periodo di “scarico” da caffeina o che incrementino molto le dosi (sconsigliato, in quanto si andrebbe in contro a palpitazioni, diuresi, nervosismo, agitazione, problemi gastrointestinali ecc).

Dott. Fabio Pezzoni

Triathlon pt.12: integratori utili 

​In questo penultimo articolo parleremo sempre di integratori. 

Sino ad ora abbiamo visto le proteine in polvere, BCAA, maltodestrine. Ma esistono solo questi oppure altri integratori possono tornarci utili per il triathlon?

Ebbene questo mondo è tanto vasto quanto complesso. Di seguito farò un breve elenco di quelli che reputo più “utili” senza entrare troppo nel dettaglio (ma ce ne sono altri che tratterò in un altro articolo più avanti e in maniera più specifica):

1) Omega 3: hanno un ruolo non solo antinfiammatorio ma anche di miglior recupero muscolare incrementando la vasodilatazione quindi il trasporto di nutrienti ai muscoli  e diminuendo i DOMS (dolori post esercizio), oltre che a mantenere un’ottima fluidità delle membrane cellulari.

2) Magnesio: regola la contrazione muscolare e partecipa al metabolismo energetico e alla biosintesi dei macronutrienti.

3) Acido alfa lipoico: molto importante per contrastare la formazione dei radicali liberi dovuti all’allenamento intenso. 

4) Carnitina: amminoacido responsabile del trasporto degli acidi grassi  a catena lunga all’interno dei mitocondri, dove verranno poi utilizzati a scopo energetico.

5) Arginina: precursore dell’ NO (monossido d’azoto) che ha proprietà vasodilatatorie. Ne consegue un maggior afflusso di sangue e quindi di nutrienti ai muscoli, incrementandone anche il volume. Inoltre, post esercizio, proprio per le sue proprietà appena citate, migliora il recupero.
Gli integratori sopracitati non sono indispensabili ma possono essere utili all’atleta se inseriti in maniera corretta all’interno di un piano alimentare specifico.
Dott. Fabio Pezzoni

Triathlon pt. 11: sport drink “fai da te”

succo-di-limoneCome anticipato nel precedente articolo, oggi vedremo come fare uno sport drink “fai da te”.

INGREDIENTI:
1 litro di acqua naturale
Succo di limone (l’equivalente di 2 limoni)
mezzo cucchiaino di sale da cucina
60 gr di glucosio

In questo modo otterremo una soluzione concentrata in maniera ottimale (isotonica). Aggiungere più glucosio la renderà una soluzione ipertonica, rischiando di andare in contro agli effetti collaterali citati nel precedente articolo.
Se volessimo incrementare il quantitativo di zuccheri senza causare “danni”, aggiungiamo altri 30-40 gr di fruttosio, in quanto questo sfrutta trasportatori cellulari differenti (GLUT-5) dal glucosio.

Dott Fabio Pezzoni

Triathlon pt.10: sport drinks; sono tutti uguali?

energy-drinksChi di voi non ha mai bevuto un gatorade, o un’altra bevanda glucidica prima durante o dopo un allenamento od una gara? Ma sono da considerarsi tutte analoghe tra loro da un punto di vista nutrizionale o hanno delle differenze? E se si, quali?
Gli sport drink sono principalmente costituiti da acqua, sali minerali e carboidrati (da un solo tipo come il glucosio, oppure da più di uno es. glucosio + fruttosio). Quest’ultima combinazione, secondo numerosi studi, è stata ritenuta la migliore come grado di assorbimento glucidico nell’unità di tempo (approfondirò il discoro in un altro articolo).
Un’altra distinzione è data dalla concentrazione dei soluti (carboidrati e sali minerali) nella soluzione e per questo si possono distinguere in:
Bevande isotoniche: la concentrazione del soluto è simile a quella del plasma, per questo la velocità di assorbimento è medio-alta. Sono indicate nelle fasi pre e durante la gara/allenamento.
Bevande ipotoniche: la concentrazione del soluto è inferiore a quella del plasma, per questo la velocità di assorbimento è molto alta. Anche queste tipologie di bevande sono indicate nelle fasi pre e durante la gara/allenamento.
Bevande ipertoniche: la concentrazione del soluto è maggiore di quella del plasma, ne consegue un rallentamento dell’assorbimento. Sconsigliate quindi durante la gara, in quanto l’eccessiva concentrazione causerebbe il richiamo di liquidi nel lume intestinale (il contrario di quello che sarebbe il nostro obiettivo) provocando diarrea e dolori addominali.

Fate sempre attenzione quando preparate le vostre bevande a non farvi prendere troppo la mano (“più ne metto più energia avrò”, classica frase che mi sento dire). Nel prossimo articolo vedremo come fare una bevanda “fai da te” equilibrata e con ingredienti molto semplici.

Dott. Fabio Pezzoni

Triathlon pt.9: cosa portare in Z.C.

601

Il triathlon sprint è una gara estremamente veloce e proprio per questo motivo avremo bisogno di alimenti facili da digerire e che entrino in circolo rapidamente. Se stiamo seguendo una dieta corretta e curando quindi tutta la fase pre gara, non avremo bisogno di portarci a dietro molto. Cosa portare quindi in Z.C. (zona cambio)?
Il mio consiglio è quello di prediligere per questa tipologia di gare gel energetici a base di maltodestrine (spesso contengono anche minerali e vitamine in bassi dosaggi, come anche caffeina e altri stimolanti) da assumere sia all’uscita della T1 (transizione nuoto –> bici)  che in T2 (transizione bici –> corsa). Hanno un tempo di assorbimento brevissimo (10-15′) e per questo ci garantiranno energia pronta all’uso nelle fasi più delicate della gara. Evitiamo invece barrette energetiche, frutta secca, paninetti ecc che verrebbero digeriti molto più lentamente e impegnerebbero eccessivamente il nostro tratto gastrointestinale durante uno sforzo molto intenso. Questo potrebbe comportare l’insorgenza di nausea, dolori addominali e reflusso.

Dott. Fabio Pezzoni

Triathlon pt.8: ottimizzare il recupero

141219691468949-37Abbiamo parlato più volte dell’importanza del recupero dopo un allenamento o una gara. Ma quali integratori o alimenti sono i più indicati per recuperare più velocemente ed essere pronti per le sedute d’allenamento dei giorni successivi o addirittura della seconda seduta giornaliera?
Ci aiutano indubbiamente i BCAA (di cui ho già parlato in un precedente articolo) oppure secondo recenti studi anche l’HMB (beta idrossi beta metil butirrato) dove ne è stata osservata un’azione anabolica e anticatabolica. Quindi molto utili per favorire l’accrescimento e il recupero del tessuto muscolare dopo essere stato sottoposto allo stress meccanico della gara o allenamento. Ma questi integratori da soli non bastano.
Abbiamo bisogno di recuperare anche il glicogeno perduto, quindi avremo bisogno di carboidrati o in forma liquida (assorbiti più rapidamente) o in forma solida, in un quantitativo che va da 1 a 1,5 gr/kg di peso corporeo introdotti nei 30′ successivi al termine dell’allenamento (finestra anabolica).
Quindi, ricapitolando quanto scritto anche negli altri articoli, per ottimizzare il recupero abbiamo bisogno di:
– Fonte glucidica per ripristinare il glicogeno
– Fonte proteica per favorire l’accrescimento e il recupero muscolare
– Acqua e sali minerali
Se vogliamo evitare integratori, delle ottime combinazioni di alimenti per il recupero sono: yogurt greco più una banana, pasta/riso con il tonno, latte scremato con cereali, patate con ricotta light.

Dott. Fabio Pezzoni

Triathlon pt.5: la “razione d’attesa”

Dopo aver parlato negli articoli precedenti di come recuperare le energie dopo lo sforzo, vediamo ora gli accorgimenti da prendere nel PRE gara.
Partire energici e ben idratati è fondamentale per affrontare al meglio lo sforzo che stiamo per compiere. Molto spesso però mi capita di seguire atleti che il giorno della gara non seguono un’alimentazione e integrazione corretta, andando così a vanificare mesi di allenamento.
Cos’è quindi la “razione d’attesa” e a cosa serve?
Non è altro che una quota di carboidrati (maltodestrine/fruttosio) e acqua da assumere 30′-60′ prima dell’inizio della gara permettendo al nostro organismo di mantenere costanti i livelli di glicemia, fornire energia nelle fasi iniziali della competizione e prevenire o correggere eventuali stati di disidratazione. Può essere assunta liquida o sotto forma di gel energetici.
Non è però l’unico aspetto da prendere in considerazione, nel prossimo articolo infatti vedremo cosa bisognerebbe mangiare per colazione nel giorno della gara.

Dott. Fabio Pezzoni

Triathlon pt.4: il glicogeno

optimal recovery 460Nel precedente articolo abbiamo visto l’importanza degli amminoacidi ramificati nel recupero muscolare. Oggi vedremo invece il ruolo del glicogeno, ossia la “benzina” prediletta del nostro muscolo. Durante uno sforzo prolungato e/o intenso, questo polisaccaride di deposito viene utilizzato per produrre energia e quindi consumato. Quando la sua disponibilità a livello muscolare si riduce, la performance cala drasticamente.
Come si fa quindi a mantenere costanti i suoi livelli per evitare questo?
Una corretta e programmata integrazione pre/durante/post gara con carboidrati sotto forma di gel, barrette o bevande glucidiche ne permettono il continuo ripristino e quindi ritardano il senso di fatica.

Dott. Fabio Pezzoni

Triathlon pt.3: BCAA cosa sono e a cosa servono?

recoveryOggi parleremo di BCAA (branched chain amino-acid) o amminoacidi ramificati. Si distinguono in: leucina-isoleucina-valina. Sono “essenziali” per il nostro organismo in quanto non essendo in grado di sintetizzarli, è costretto ad assumerli mediante l’alimentazione.
Determinanti nel recupero muscolare, nell’incrementare la sintesi proteica, nel ritardare il senso di affaticamento centrale.
Consiglio una loro integrazione durante i periodi di carico, dove l’atleta svolge una mole d’allenamento importante e il recupero tra una sessione e l’altra (diversi atleti svolgono più di un allenamento al giorno) è fondamentale per la buona riuscita della preparazione.Inoltre, sono molto importanti per tutti coloro che praticano allenamento la mattina presto a digiuno…..il motivo lo vedremo nel prossimo articolo.

Dott. Fabio Pezzoni

  • 1
  • 2